Da Tozzi a Raf, da Venditti a Serena Rossi che canta Mia Martini: sguardo al passato che fa passare i Big di Sanremo in secondo piano.
Il pubblico di Sanremo che intona ‘Si può dare di più’ a cappella, dopo che sul palco la coppia Raf-Tozzi ha appena snocciolato successi del passato, da “Ti pretendo”, a ‘Gloria’ e ‘Battito Animale’. Solo una sintesi di quanto accaduto nella terza serata di Sanremo 2019, quella in cui la seconda metà dei cantanti in gara si è esibita ma anche quella in cui su quello stesso palco sono transitati alcuni dei cantanti che hanno scritto importanti pagine di musica in Italia. Effetto nostalgia riuscito, all’Ariston come a casa.
Sanremo 2019: Mia Martini non c’é ma è come se ci fosse
Il primo tra gli ospiti a calcare il palcoscenico è stato Antonello Venditti. Complice il quarantennale dall’uscita di ‘Sotto il segno dei pesci’, il cantautore romano al pianoforte ha regalato una canzone che mai aveva eseguito live in televisione.
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Impossibile resistere alla tentazione, per Claudio Baglioni, di un duetto sulle note di ‘Notte prima degli esami’. Il momento più commovente della serata è stato però quello che intorno alla mezzanotte ha visto protagonista Serena Rossi. La conduttrice e attrice sarà Mia Martini nel film “Io sono Mia” in onda sulla Rai il 12 febbraio. L’interpretazione di “Almeno tu nell’universo” (anche qui, si inserisce Baglioni) è toccante, come lo sono le frasi dedicate alla compianta artista.
Sanremo 2019: Bisio e le gag non decollano
Tanta musica e quindi meno gag del solito (per fortuna, perché le prime due serate non sono state per nulla entusiasmanti da questo punto di vista).
Bisio prova a ripetere il momento-tweet della sera prima ma nemmeno stavolta riesce a brillare, meglio Virginia Raffaele nel momento amarcord in apertura, col grammofono a dare quel tocco vintage che non guasta mai. Specie in una serata così.
Imperdibile anche un altro momento, quello che ha visto protagonista Ornella Vanoni: autoironica come poche, smaschera anche la Rai. Ricorda e precisa di essere andata ‘aggratis’.